Il Lions Club Trapani, venerdì 17 marzo, ha donato al museo regionale “Agostino Pepoli” della medesima città nuovi pannelli illustrativi sulla ghigliottina lì esposta. Si tratta dell’unico esemplare di questa macchina per l’esecuzione della pena capitale presente in Italia. I nuovi pannelli esplicativi donati dal club service permetteranno ai visitatori una migliore e piu’ completa comprensione dell’opera esposta. Contemporaneamente si è pure svolta una conferenza, nella quale Stefania La Via ed Andrea Rallo hanno letto alcuni brani tratti dalle opere “Decollati” e “I carnefici di Sicilia” di Salvatore Mugno, ospite dell’evento. Presenti anche Anna Maria Parrinello, direttore del museo Pepoli, ed il presidente del Lions Club Trapani, Vito Accardo. Com’è noto la ghigliottina è un dispositivo utilizzato per la decapitazione dei condannati alla pena di morte inventata in Francia nel XVIII secolo e successivamente diffusa in varie parti d’Europa ed anche in Italia. Essa prende il nome dal medico e politico rivoluzionario francese Joseph-Ignace Guillotin, il quale però non ne fu l’inventore, ma solo il capofila dei deputati che hanno proposto all’Assemblea nazionale la sua adozione quale strumento di esecuzione della pena capitale. L’utilizzo della ghigliottina fu introdotto in Sicilia da Ferdinando I di Borbone. L’esemplare esposto al museo trapanese, quasi certamente di produzione francese, è l’unico in Italia e sembra essere giunto in Sicilia poco prima del 1822. La macchina veniva messa in opera solo in occasione delle esecuzioni, che si svolgevano solitamente in forma pubblica. Con la nascita del Regno d’Italia le esecuzioni si svolsero invece “a porte chiuse”. #lionssicilia #trapani