A Bologna il 9 marzo nell’ambito della conferenza del Mediterraneo si è svolta una tavola rotonda sul tema: “le donne nel Mediterraneo: strategie per giungere alla tutela dei diritti civili in particolare verso le donne”. IPID Elena Appiani (Cal) 4, che ha introdotto i lavori e ha svolto il ruolo di moderatore, ha presentato i partecipanti: IP Patti Hill, PCC Mariella Sciammetta MD 108 Italy, DG 416 Rajore Lahlou, Rebecca Aisha Pavan atleta della nazionale azzurra e campionessa di salto in alto, Lion Lucrezia Lorenzini Distretto 108 Yb Sicilia. Le domande rivolte hanno evidenziato con risposte coerenti e fedeli nella contestualizzazione delle diverse realtà le dimensioni del tema, offrendo un quadro d’insieme senza discostarsi dagli elementi riflettenti le criticità ancora persistenti. Sono stati, infatti, forniti gli sviluppi e le idee per consolidare ancor più la definizione, gli indicatori e gli ulteriori obiettivi che il Lions International deve promuovere. In tale contesto vanno lette le riflessioni del PCC Sciammetta, che ha messo in evidenza la necessità di un progetto di continuità, di condivisione e di confronto per raggiungere livelli superiori in termini di uguaglianza di genere e di empowerement. E’necessario da parte dei Lions sostenere il ruolo delle donne attraverso la promozione della cultura del rispetto nella più ampia visione della collaborazione con il territorio e con le istituzioni. Nell’ottica di creare spazi, nei quali mettere a confronto differenti realtà e assodate esperienze, si fonda la costituzione del recente club virtuale “Women for a changing world”. Il DG Lahlou ha esposto i diritti acquisiti dalle donne in Marocco nell’istruzione, perché porta alla consapevolezza e alla non discriminazione, e nella giustizia poiché varie riforme hanno garantito diritti in vari ambiti della società. L’impegno è volto a eliminare sacche di retaggio culturale, seppur residuale. La testimonianza, fornita dall’atleta Pavan, ha fatto riferimento alle tante forme di stigmatizzazioni e di discriminazione a lei rivolte non solo nell’ambito sportivo e giornalistico, ma anche nella quotidianità: si configurano come violenze verbali, che nascondono pregiudizi e stereotipi. Sugli obiettivi raggiunti e sulla effettiva stabilità esistente di fatto nell’agenda dei Diritti Umani,sulle gravi violazioni e non invece come accade sulla cooperazione economica proprio nei 27 Paesi dell’UE, del Nord-Africa e del Medio Oriente, firmatari di accordi per una Partnership Euromediterranea, ha esposto il Lion Lorenzini. Accanto ai diritti civili e politici, a quelli economici e sociali esiste un nuovo diritto umano, ovvero il diritto allo sviluppo che è il più riconosciuto da tutti gli Stati. Il ruolo del Lions International, espressione maturata di pace di stabilità e di riconoscimenti dei Diritti Umani, è non solo quello di contribuire alla “responsabilità di proteggere” i cittadini di Paesi dalle atrocità di massa e dalle gravi violazioni perpetrate, ma ancor più di sollecitare il sistema internazionale sulla necessità di una seria riforma e di impedire agli stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU di trincerarsi dietro al loro potere di veto e di mantenere intatti i loro privilegi. In questo scenario, i doppi standard e le risposte inadeguate alle violazioni continuano ad alimentare impunità e instabilità in questa stagione sociale, politica e storica altamente significativa. IP Patti Hill, impegnata nella missione di servizio del Lions International, ha illustrato le tante iniziative e tra esse quelle, riguardanti l’impegno di mantenere una costante attenzione sulla evoluzione dei Diritti Umani con particolare attenzione al riconoscimento di pari dignità e di diritti inalienabili, fondamento di libertà di giustizia di pace. Quindi, maggiore impegno nei confronti di ogni forma di crisi umanitaria per garantire tali diritti.