di Redazione
Prevenire la violenza di genere a cominciare dalla più giovane età. Si comincia dai banchi di scuola. Ѐ il principio ispiratore dell’incontro “Non chiamarlo Amore” organizzato dai Lions e Leo Club Messina Ionio – giovedì 10 aprile – all’istituto superiore “G. Minutoli” di Messina, diretto dal dirigente scolastico prof. Pietro Giovanni La Tona.
La scelta di sensibilizzare studentesse e studenti sulla prevenzione della violenza di genere diventa particolarmente significativa nei giorni drammatici in cui la città è stata teatro dell’omicidio di Sara Campanella, la studentessa universitaria barbaramente accoltellata da un collega.
Avvio con i saluti dei presidenti dei club Lions e Leo Messina Ionio, Mariangela Giammella e Antonio Amata, e degli altri officer Lions. Tra i presenti il Past Governatore Francesco Freni Terranova. Ha moderato l’incontro la referente della terza circoscrizione Lions (Messina ionica) per il service distrettuale contro la violenza di genere nonché socia del club avv. Giusy Lo Giudice che ha introdotto la complessa tematica invitando all’attenzione ai cosiddetti reati ‘sentinella’, cioè a quei comportamenti maltrattanti che sono predittivi di violenza. E se il silenzio uccide, denunciare può salvare la vita grazie all’intervento sinergico sancito dal ‘codice rosso’, che costituisce un patto solidale tra forze dell’ordine, organismi preposti, servizi sociali e agenzie educative. La gelosia dell’amore passionale stereotipato può essere il segnale premonitore della violenza. I toccanti interventi di due giovani Leo, Emanuele Russo e Giuseppe Testa, quest’ultimo studente di medicina a Messina, giunto sul posto pochi minuti dopo l’uccisione di Sara, hanno voluto essere un appello a reagire contro il silenzio e l’indifferenza.
Non consolano il report del Viminale diffuso dall’ANSA, che con 17 omicidi di donne nei primi tre mesi del 2025 registra un calo del 35% rispetto ai primi tre mesi del 2024. Dietro i dati ci sono vite spezzate, diritti calpestati, storie interrotte e il dolore di chi rimane. A parlarne con gli studenti, in un confronto interattivo particolarmente partecipato, sono stati gli psicologi dott.ssa Selene Romeo, dott. Marco Moscheo, dott.ssa Federica Murabito, che operano presso il Centro Antiviolenza Evaluna. Numerose le indicazioni e informazioni fornite sugli aspetti psicologici relativi alla violenza, su come gestirla e affrontarla. E, soprattutto, a chi rivolgersi in caso di necessità? A chi chiedere aiuto? Conoscere i servizi offerti dal territorio può fare la differenza tra la vita e la morte.
Come risolvere il problema? Sicuramente con un’azione rivolta a chi esercita la violenza. Bisogna operare su chi esercita la violenza. Intervenire sulle cause. I relatori hanno illustrato la creazione del CUAV (centro per uomini autori di violenza) per gli uomini maltrattanti, che con l’aiuto degli operatori del Centro cercano di superare le proprie debolezze per evitare la recidiva nella medesima condotta.
L’avv. Pasqualina Fossari ha, invece, indicato gli strumenti da adottare in caso violenza dal punto di vista legale. Infine, ha concluso i lavori Maria Francesca Scilio, presidente della terza Circoscrizione (Messina ionica) ribadendo l’impegno dei Lions contro la barbarie della violenza di genere.#lionssicilia#messina#prevenzioneviolenzadigenere#stopagliabusistopalsilenzio