di Giuseppe Pilato
L’elezione di San Michele a patrono della città di Caltanissetta si deve ad una apparizione, avvenuta in occasione della peste del 1625, al religioso Fra’ Francesco Giarratana al quale apparve in sogno l’Arcangelo Michele; questi gli rivelò di avere fermato in contrada Calcare, nei pressi del bevaio Sallemi (dove sorge attualmente la Chiesa) un appestato che tentava furtivamente di introdursi in città. Il giorno dopo il frate, recatosi con il Magistrato di Città ed il Clero sul luogo, ne rinvenne realmente il cadavere.
La città veniva miracolosamente salvata dalla peste. Questa premessa è utile per comprendere la scelta del luogo dove il Lions club di Caltanissetta ha deciso di addobbare con luci e festoni l’Albero di Natale. Un luogo che è l’inizio della salita che porta alla Chiesa, oggetto di devozione e di secolare meta di pellegrinaggio.
Il Club, con convenzione stipulata con il comune, ha preso in adozione una grande aiuola dismessa e trascurata da tanto tempo, occupata solo da un grande albero e da bordure rinsecchite ed ha assunto l’onere della manutenzione e del miglioramento dell’area a verde.
Il Club, oltre a procedere immediatamente agli urgenti ed improcrastinabili lavori di manutenzione, ha deciso, approssimandosi le feste di Natale, di addobbare il maestoso albero, un cedrus del Libano, alto ventidue metri e di illuminarlo con luci che oltre a festeggiare il Santo Natale, richiamano il culto di San Michele, patrono della città, e valorizzano il quartiere.
A questo proposito, per iniziativa del Lions club, sono stati coinvolti nel programma di manutenzione i commercianti che hanno i loro esercizi nei pressi dell’aiuola.
Il Club in tal modo ha conseguito una molteplicità di scopi: la cura del verde, il festeggiamento del Natale, la rievocazione del miracolo dell’Arcangelo Michele e la compartecipazione all’iniziativa dei commercianti del quartiere, rendendoli sensibili alla cura della città.
Il club si è speso anche fisicamente per la realizzazione del programma: il presidente Giuseppe Alesso e gli officer Salvatore Vancheri, Fabrizio Lo Porto, Michele Vitale, Davide Vassallo, Ermanno Pasqualino ed Antonio Cutrera hanno letteralmente fatto da operai per l’assistenza alle maestranze che con l’altissimo cestello sistemavano le luci e per la sistemazione ed il ripristino dell’aiuola. In particolare Antonio Cutrera, referente del service, si è con dedizione impegnato alla redazione di un progetto “verde” che valorizzasse al meglio l’aiuola ed il grande albero ed alla sua realizzazione; Ermanno Pasqualino ha con tanta pazienza tessuto il rapporto con i commercianti del luogo, rendendoli consapevoli dell’utilità e nobiltà dell’iniziativa. Insomma un service che testimonia tangibilmente l’interesse dei Lions per la natura, per il Natale e per la città tutta. Uno sfolgorio di luci, la maestosità del cedro del Libano, il ritrovato ordine dell’aiuola, la numerosa e festosa presenza di soci, di abitanti del quartiere e di altri cittadini, di autorità e di giornalisti sono stati il suggello della magnifica e produttiva giornata.
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