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Catania, stop alla violenza di genere a partire dalla scuola

di Alberto Rovelli

Il contrasto alla violenza di genere inizia dai banchi di scuola con l’educazione delle giovani generazioni. Ecco spiegata l’attenzione riservata al tema in più occasioni dal Lions club Catania Faro Biscari presieduto da Cataldo Paradiso. “STOP … Violenza di genere” è il titolo dell’incontro che – mercoledì 8 maggio – ha affrontato il complesso e delicato argomento, coinvolgendo studentesse e studenti dell’istituto comprensivo “A. Diaz – A. Manzoni” di Catania. L’iniziativa – organizzata grazie all’impegno di Melina Distefano, docente referente per la legalità e socia fondatrice del Club – si è svolta al Teatro “Don Bosco” dell’Istituto Salesiano “San Francesco di Sales” a Catania. Circa 250 studenti tra i 10 e i 14 anni, accompagnati dai docenti, hanno partecipato all’evento, avviato dalla dirigente scolastica Sebastiana Ivana Gualtieri, che ha espresso sincero apprezzamento per l’attività di sensibilizzazione promossa dai Lions.

La costante attenzione per la legalità, in particolar modo nella ricorrenza della strage di Capaci, è stata ricordata dal primo vice presidente del Club Teo Raciti. A seguire gli interventi: l’avv. Domenico Di Mauro, specialista in Diritto Civile e dei Minori, nella doppia veste di relatore e moderatore, ha trattato il significato delle norme, ovvero delle “regole” che garantiscono uguali diritti e doveri per tutti i cittadini, donne e uomini. Tra i numerosi strumenti il più importante per la lotta agli abusi e violenze è il “Codice Rosso”. Gli interventi degli alunni sono stati la testimonianza di quanto chiarezza del linguaggio e delle spiegazioni possano coinvolgere i più giovani e indirizzarli a comportamenti consapevoli e responsabili.

Letterio Freni, Dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Sicilia Orientale di Catania della Polizia Postale, ha evidenziato i rischi derivanti dall’uso non appropriato dei Social Media e i reati connessi, anche in buona fede, specie in giovane età. Un veloce ma significativo sondaggio tra i ragazzi presenti ha permesso di evidenziare le due principali violazioni commesse: la dichiarazione di falsa identità, legata all’età per l’installazione delle App, la trasmissione di dati e immagini personali su WEB che permette ai malintenzionati di usare la rete per commettere gravi crimini specie verso minorenni. L’intervento della psicologa Elena Portale dell’Associazione “Io sono Giordana” ha “illustrato” il vocabolario della violenza di genere. Conoscerlo dà il vantaggio di saper riconoscere immediatamente i primi segnali di pericolo. Il più importante strumento di difesa è comunicare agli adulti, genitori o insegnanti, i segnali premonitori. L’ultimo intervento è stato sicuramente quello che ha destato maggiore emozione tra i presenti. La testimonianza di Vera Squatrito, presidente dell’associazione “Io sono Giordana”, madre di Giordana uccisa con 48 coltellate dall’ex compagno e padre della figlioletta nel 2015.

Infine l’intervento di Rosaria Anna Puglisi, delegata al service “Prevenzione contro la violenza di genere” per il Distretto Lions 108Yb Sicilia, promotore di costante e capillare attività fra i giovani e nel territorio. Per tutti, studenti e adulti, il monito a vigilare e agire affinché tragedie come quelle di Giordana Di Stefano e Giulia Cecchettin non si ripetano. Mai più.#lionssicilia#catania

 

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