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Distretto Lions Sicilia, un anno di servizio “a tutto cuore” per il Governatore Daniela Macaluso

di Mimma Furneri

Isola delle Femmine (Palermo) – Entusiasmo e passione “a tutto cuore”, così Daniela Macaluso – Governatore uscente del Distretto Lions 108Yb Sicilia – ha salutato e ringraziato gli officer riuniti – domenica 16 giugno – nella quinta e ultima riunione del gabinetto distrettuale dell’anno sociale 2023-24. “A tutto cuore” lo scorso anno aveva coraggiosamente scelto di raccogliere il testimone di Paolo Valenti, prematuramente scomparso poco prima dell’elezione. E con tutto il cuore i Lions siciliani l’hanno sostenuta in questa sfida, dimostrando quotidianamente la loro determinazione nel fare del bene.

Tante e diffuse in ogni parte dell’isola le attività di sussidiarietà e servizio realizzate a tutela della salute, delle fasce deboli e dei giovani per una società sempre più equa e solidale. Dagli interventi per il Progetto Kutu in Congo al nuovo ambulatorio mobile per gli screening appena consegnato – che si affianca all’unità mobile oftalmica e alla cucina mobile – il Distretto siciliano, grazie alla Fondazione Lions Clubs International, è in prima linea per aiutare le comunità locali e di tutto il mondo.

Daniela Macaluso, definita un “grande direttore d’orchestra”, ha ricevuto tributi sentiti per il suo lionismo inclusivo a favore della leadership femminile. Il Governatore eletto Mario Palmisciano ha sottolineato la volontà di proseguire nel cammino tracciato, puntando a mantenere e incrementare i successi del Distretto nell’azione di solidarietà per la comunità.

Onorificenze Melvin Jones sono andate ai PCC e GWA Salvo Giacona, al PCC Mariella Sciammetta, a segretario, tesoriere e cerimoniere distrettuali Marcello Damiata, Tommaso La Croce e Salvo Priola, al PDG Vincenzo Leone e al PDG e GWA Gianfranco Amenta, al secondo Governatore eletto Walter Buscema, ai coordinatori distrettuali GST Antonio Bellia, Mauro Fazio, GLT Luigi Licata, agli officer Ciro Mosca, Maria Catalano, Maria Briguglio, Yuri Paratore, Giuseppe Falsaperla, Andrea Donsì, Teresina Peluso, Toto Pensabene, Francesco Pira, Alessandra Russo, Gaetano Salemi, Giuseppina Siracusa, Rosa Torre e Claudio Vetrano.

Il coordinatore GMT/GET Antonio Bellia ha ricevuto il Premio Hero della Mission 1.5 inviato dal Presidente Internazionale Patti Hill.

Numerosi i riconoscimenti assegnati dal Governatore Macaluso agli officer, presidenti di circoscrizione, di zona e delegati che hanno contribuito con il loro servizio a rafforzare la comunità.

I Club Excellence Award 2022-2023 sono stati conferiti a Lions club Catania Nord (presidente Giuseppe Sortino), Lions club Catania Mediterraneo (presidente Vittorio Spampinato) e Lions club Catania Lago di Nicito (presidente Salvatore Bruno Riscica).

Al tavolo di presidenza il Past Direttore Internazionale Domenico Messina, l’Immediato Past Governatore Maurizio Gibilaro, il Past Presidente del Consiglio dei Governatori e Good Will Ambassador Salvatore Giacona, il Past Presidente del Consiglio dei Governatori Mariella Sciammetta, il Governatore eletto Mario Palmisciano, il primo Vice Governatore eletto Diego Taviano, il Past Governatore e Direttore del Centro Studi “E. Grasso” Vincenzo Leone, il Presidente del Distretto Leo Sicilia Francesco Bellia.

Presenti alla cerimonia i Past Governatori Franco Cirillo, Angelo Collura, Francesco Freni Terranova, Salvatore Ingrassia, Gianfranco Amenta, Franco Amodeo, il secondo Vice Governatore eletto Walter Buscema, Delegato Marketing e Comunic-Azione e Direttore Rivista “Lions Sicilia”. L’eredità di Paolo Valenti e Amedeo Tullio è stata ricordata quale esempio sempre vivo di servizio che l’anno di servizio di Daniela Macaluso ha onorato con impegno e dedizione.

Sulle note del brano “a tutto cuore” di Baglioni il secondo Governatore donna nella storia del Distretto siciliano ha ringraziato fra tutti il marito Gianluigi Dolcemascolo con la figlia presente, ha lanciato l’invito a non fermarsi davanti agli ostacoli ma a superarli insieme e, da ex provetta nuotatrice, ha concluso così: «Con voi tutti ho fatto una traversata bellissima e insieme abbiamo dimostrato con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servizio’. Passo il testimone nella consapevolezza che chi verrà dopo di me saprà sapientemente condurci verso una nuova avventura di servizio che farà brillare di luce nuova questo Distretto, costruttore di solidarietà, costruttore di Pace. Iniziare un nuovo cammino a volte spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi. Grazie dal profondo del mio cuore!».

Di seguito l’intervento integrale del Governatore Daniela Macaluso:

«A conclusione di questo magnifico anno in cui mi è stata data la possibilità di servire Lions International da Governatore del Distretto 108Yb, è arrivato il momento di manifestare la mia profonda gratitudine. Praticare la gratitudine significa molto di più del dire semplicemente “grazie”.

È un atteggiamento mentale che porta a essere consapevoli e riconoscenti per le cose positive della propria esistenza. La gratitudine ci spinge a fermarci, riflettere e ringraziare per i doni, le esperienze e le persone che arricchiscono il nostro cammino. Ma per fare un cammino occorre una strada: c’è una partenza, una meta e nel mezzo un percorso a tratti tortuoso, sfide da superare e direzioni da prendere. Ogni strada è diversa: alcune sono asfaltate e lineari, altre sono dissestate e piene di buche. La metafora della strada non è solamente uno stimolo per andare avanti e superare le nostre paure, ma un invito a non fermarci davanti agli ostacoli che si presentano lungo il percorso, piuttosto sfruttarli a nostro favore. Allora tutti noi ci siamo incamminati insieme e lo abbiamo fatto tenendoci per mano e avendo ben chiaro che dovevamo essere tutti compatti per raggiungere la meta. La meta del servizio, la meta che ci ha permesso di entrare in contatto con tanti “altri” che hanno potuto godere della bellezza del nostro agire, costruendo una grande storia di solidarietà. Una storia fatta di tanti incontri e di tante persone, uomini e donne, anziani e giovani, padri, madri, fratelli, figli per andare all’essenza del rapporto tra esseri umani, in cui la dimensione dell’ascolto diventa capacità di esplorare tanti mondi e di imparare tanti linguaggi diversi quante sono le persone con cui ci si confronta.

Abbiamo creato il dialogo tra persone, che arricchisce e migliora l’una e l’altra, e che per cerchi concentrici si allarga alla società intera. Ci siamo presi cura! Perché prendersi cura di qualcuno, un bimbo, un anziano, un malato, un immigrato cura in primo luogo chi si dedica all’altro, lo arricchisce e lo rende forte. Prendersi cura dell’altro, quali che siano le sue necessità, fa del bene a noi. Nessuno si salva da solo e tutti insieme possiamo salvare gli altri e con essi anche il pianeta. Tutti abbiamo bisogno di aiuto prima o poi e tutti possiamo aiutare. È solo stabilendo questa catena di solidarietà, la vera essenza del nostro essere umani, che possiamo sperare di costruire un presente e un futuro degni di essere vissuti per tutti. Noi abbiamo contribuito attivamente al benessere del        mondo che ci circonda. Perché essere Lion significa essere soprattutto cittadino attivo.

È questo il concetto che si nasconde dietro la cittadinanza attiva: riconoscere il valore che le nostre azioni possono apportare ed agire in prima persona per rendere i luoghi che abitiamo più sicuri ed efficienti. Assumere questo tipo di comportamenti può aiutarci a cambiare tutti quegli aspetti della vita pubblica che non ci soddisfano, modificando logiche e dinamiche che ci sarebbero altrimenti apparse immutabili.

Ovviamente non ci si può aspettare di cambiare il mondo da un giorno all’altro, ma si può contribuire attivamente a migliorare la vita della propria comunità in molti modi. Avere consapevolezza di ciò che accade attorno a noi può aiutare a comprendere meglio quali problematiche sociali toccano chi ci circonda, e quali siano le modalità migliori per offrire il nostro aiuto. La realtà presenta sempre diverse sfaccettature e risulta spesso più complessa di quanto non sembri e quindi nel segno della sussidiarietà siamo diventati alleati delle istituzioni cui è possibile fare riferimento per contribuire al benessere della comunità La cittadinanza attiva però non esige necessariamente un impegno sociale dalle grandi ambizioni, ma si accontenta anche del contribuito che può arrecare al benessere generale l’adozione di alcuni atteggiamenti positivi, piccole accortezze per migliorare la vita della propria comunità. Troppo spesso la frenesia dei nostri impegni quotidiani ci spinge a pensare che la nostra esistenza si limiti agli avvenimenti e alle problematiche che ci riguardano personalmente e che tutto ciò che ci succede attorno non sia di nostra competenza: questa percezione distorta ci impedisce però di renderci conto di quanto la nostra esistenza sia correlata a quella delle persone che ci circondano, e di quanto il nostro benessere derivi direttamente dal loro. Riuscire a tenere a mente l’interconnessione che lega ciò che ci accade alla vita degli individui con cui condividiamo più o meno indirettamente la nostra quotidianità può aiutarci a dedicare ai bisogni degli altri una maggiore attenzione. Cittadinanza attiva significa   anche preservare i legami su cui la comunità pone le proprie basi, assicurandosi che tutti gli individui coinvolti possano veder rispettati i propri diritti e non subiscano abusi da parte delle persone che li circondano.

Assumersi la responsabilità dei propri comportamenti ed assicurarsi che questi non ledano la sensibilità e l’integrità delle persone che ci circondano rappresenta una delle pratiche di cittadinanza attiva più significative a cui possiamo dedicarci. A tutti noi può capitare di commettere un errore, ma accettare di aver sbagliato e cercare di rimediare è segno di grande civiltà. Specialmente in un contesto condiviso, saper riconoscere le mancanze di un nostro comportamento significa porci in ascolto delle esigenze altrui e dare a noi stessi la possibilità di migliorare: per poter contribuire a rendere il mondo un posto migliore non serve essere perfetti, basta essere disposti a mettersi in discussione. A volte con molta amarezza ho assistito a, per fortuna, isolati tentativi di un travisamento dell’”essere a servizio”, diventare mezzo per essere protagonisti, anteponendo l’IO, al NOI, tentativi che sono stati completamente offuscati dal grande impegno che ogni socio ha profuso nella propria attività di servizio e che ha fatto di questo Distretto un esempio di concretezza, fattività, esempio. Vi ricordate quando vi ho raccontato che, da ex nuotatrice, mi era tornato in mente il mantra di noi nuotatori che ripetevamo a noi stessi nei momenti difficili e che era “zitto e nuota, nuota e nuota”.

Adesso posso dire che con voi tutti, che non finirò mai di ringraziare, ho fatto una traversata bellissima, a volte difficile ma pur sempre esaltante perché abbiamo dimostrato ‘con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servizio’. Passo il testimone nella consapevolezza che chi verrà dopo di me saprà sapientemente condurci verso una nuova avventura di servizio che farà brillare di luce nuova questo Distretto, costruttore di solidarietà, costruttore di Pace. Iniziare un nuovo cammino a volte spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi. Grazie dal profondo del mio cuore!».#lionssicilia#palermo#isoladelle femmine

              

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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