di Enzo Traina
Palermo – I Lions contro la violenza sulle donne per cambiare il mondo. Proseguendo l’impegno per il tema di studio Internazionale “Changing the world”, il Lions club Palermo Leoni, presieduto da Vincenzo Viscardi, ha celebrato la giornata contro la violenza sulle donne con la messa in scena – sabato 25 novembre – dello spettacolo di beneficenza “Razza Fora”, presso il Teatro Don Bosco Ranchibile del capoluogo siciliano. Ben dieci i Lions club che hanno aderito all’iniziativa: Palermo Host, Partinico Serenianus, Palermo Normanna, Palermo Dei Vespri, Palermo Mediterranea, Palermo Federico II, Palermo Monte Pellegrino, Palermo Libertà, Palermo Guglielmo II, Corleone. Alla pièce teatrale, apprezzata da un pubblico colto e attento, hanno presenziato il presidente della prima circoscrizione e il presidente della Zona 3 del Distretto Lions 108Yb Sicilia Cinzia Speciale e Ninni Catalanotto, officer distrettuali e di club. Tanti gli spunti di riflessione offerti da uno spettacolo coinvolgente e di estrema attualità. Rosaria Billeci, medico nella vita, trascinatrice in teatro nella doppia veste di autrice e attrice, lo stesso Enzo Viscardi nel duplice ruolo di attore/regista, Margherita Colombo, Elena Ferrara, Valentina Franzone e Giusi Parisi, accompagnati da Alberto Alamia alla chitarra e Angela Mirabile alle percussioni, hanno raccontato storie di donne “Fora razza”.
Storie di donne straordinarie, a partire da Laura Lanza di Scalea, Baronessa di Carini, per continuare con Lia Pipitone, Anna Valdina, Giulia Trigona, Franca Viola. Donne che hanno subito la prevaricazione di genere, fino alla feroce eliminazione subita anche da consanguinei e consorti. (“Lu primu corpu la donna carìu, l’appressu corpu la donna murìu…povira barunissa di Carini”). Questo era il destino delle donne! Si doveva arrivare al 1981, nel nostro Paese, per abrogare gli articoli 544 e 587 del codice Rocco, che riconosceva ancora il delitto d’onore e all’alcamese Franca Viola. Fu lei la prima donna siciliana che, rapita e sedotta, rifiutò il matrimonio riparatore pubblicamente, diventando così un simbolo dell’emancipazione femminile. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto alle suore missionarie Comboniane dell’Albergheria, di Palermo.#lionssicilia#palermo