di Enzo Traina
Il 3 marzo Distretto 108 Yb Sicilia del Lions Clubs International ha promosso un convegno dal titolo “Dall’insularità alla questione meridionale. Il ponte dello Stretto di Messina. Analisi e proposte del Lions”. L’incontro si è tenuto a Palermo, presso la sala Mattarella dell’Assemblea regionale siciliana, e si è svolto in collaborazione con L’Ars, L’Università degli studi di Palermo ed il Comune di Palermo. L’incontro, diviso in due sessioni di studio, è stato voluto fortemente dal Governatore Maurizio Gibilaro, presente in entrambe le sessioni ,unitamente al primo vice Governatore Paolo Valenti, a tanti officers distrettuali e di clubs, giuristi, economisti, tecnici, politici nazionali, regionali e locali, moderate dal PDG Antonio Pogliese, economista, e da Lucrezia Lorenzini, docente dell’Ateneo di Messina. Tanti i relatori che con l’ausilio di slides e foto si sono alternati al microfono, analizzando la situazione economica che deriva dalla nostra insularità, tratteggiando i motivi che ci hanno condannato ad una arretratezza che ha prodotto gap sempre più crescenti e difficilmente colmabili. Dopo aver discusso sui motivi che hanno generato la perdita nell’isola di oltre 20 punti di Pil, nei confronti di altre regioni, sia del Mezzogiorno che del Nord Italia, quasi tutti hanno concordato che in questo scenario così complesso, sia sul piano economico che politico, la Sicilia è interessata ai fatti che potrebbero essere rilevanti per il suo sviluppo, sia economico che sociale, quali la realizzazione del ponte dello stretto di Messina, l’istituzione delle Zone di Espansione Sociale (ZES), il nuovo articolo 119 della Costituzione, che concerne il riconoscimento della peculiarità delle isole, la risoluzione presentata al Parlamento Europeo da Younous Omarjee, che elenca i settori per rimuovere i disagi derivanti dalla insularità, considerati svantaggi strutturali, emendabili con strategie complementari che consentano alle isole di affrontare le sfide e superare gli ostacoli che la loro natura comporta. Tra gli intervenuti anche Nello Musumeci, già presidente della Regione Sicilia ed oggi ministro per le politiche del mare, che ha elogiato l’impegno dei Lions e sul ponte ha affermato che, purtroppo, il pregiudizio ha
superato il giudizio, tant’è che oggi la Sicilia è diventata ancora di più il Sud del Sud, ma il Governo ha inserito questa opera tra quelle prioritarie. Il ponte non è certo la panacea di tutti i problemi, perché ne servono altre, tutte previste nella legge obiettivo, ma già fin dall’apertura del cantiere la Sicilia avrebbe benefici sull’occupazione di alcune migliaia di unità e dopo la sua realizzazione con l’aumento dei flussi turistici, riduzione dei costi di trasporto di merci e passeggeri da e per la Sicilia. “Oggi è il momento giusto per guardare al futuro – ha concluso Musumeci – Bisogna però ricordarsi che da soli i settori economici non bastano e che il futuro non ci aspetta, ma si prepara”. La sessione pomeridiana ha visto gli interventi di molti politici e cattedratici ed è stata magistralmente moderata da Lucrezia Lorenzini, la quale ha affermato che “i Lions sono in grado di costruire un “NOI” con criteri positivi e quotidiani, compatibili con la realtà, nella quale viviamo. Un ancoraggio ed una prospettiva che rappresentano il nostro paradigma, che però ancor più deve guardare a tutte le forme di disuguaglianze”. Il Governatore Lions Maurizio Gibilaro ha infine chiuso il convegno dopo avere consegnato il documento di sintesi al ministro Musumeci, all’assessore regionale Alessandro Aricò ed al presidente della Commissione bilancio dell’Ars Dario Daidone, documento che può essere considerato un contributo sussidiario, intellettuale sul tema dello sviluppo della Sicilia. “Con questo convegno – ha detto Gibilaro – siamo entrati in quella sussidiarietà orizzontale che è uno dei nostri obiettivi più precipui. Siamo in ritardo in molte attività e perciò dobbiamo essere più incisivi. In Inghilterra le macchine volano, ma noi facciamolo questo ponte!” #lionssicilia