di Teresa Monaca
Ricordati di ricordare…È il focus incentrato sulle vittime di mafia e bullismo organizzato dal Lions club Comiso Terra Iblea lo scorso 1 giugno.
L’iniziativa, conclusasi con la premiazione finale dei vincitori del concorso “Impariamo e pratichiamo la legalità” riservato agli studenti delle scuole medie di Comiso, ha avuto luogo nel cortile attiguo alla Fondazione Bufalino e ha registrato una folta partecipazione di studenti, genitori, lions e semplici cultori delle tematiche trattate.
Autorevoli gli interventi che si sono susseguiti: il Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe La Placa; il Presidente del Tribunale di Ragusa, Dott. Francesco Pitarresi; il Procuratore della Repubblica, Dott. Marco Rota; il Presidente della Commissione regionale antimafia, On.le Antonello Cracolici ed i rappresentanti della Questura, Commissario Capo Eva Carpentieri; della Guardia di Finanza, Capitano Simone Venuto e dei Carabinieri, Luogotenente Silvestro Di Giorgio mentre per le autorità lionistiche hanno presenziato il P.D.G. Vincenzo Spata, il 2° Vice Governatore eletto Walter Buscema, il Presidente della zona 21 Adriano De Nicola, i Presidenti dei club Ragusa Host e Modica.
All’evento hanno preso parte anche diverse autorità civili tra cui gli Onn. regionali Assenza e Dipasquale, i Sindaci di Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina e Giarratana che sono stati accolti dal Sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari.
Ha aperto i lavori il Presidente Romeo cui ha fatto seguito il Vescovo La Placa che, attraverso il ricordo del sacrificio e dello spirito di servizio e di fede che hanno caratterizzato il Giudice Livatino e Padre Puglisi, ha invitato gli astanti a prendere ad esempio questi eroi e a resistere a prepotenze e sopraffazioni.
Il Presidente del Tribunale, Pitarresi, dopo aver condiviso un episodio di adempimento del dovere di cui è stato testimone nella sua lunga carriera, ha ribadito la necessità di ricordare le vittime di mafia perché il ricordo equivale a riattualizzare l’evento tragico, traendone i dovuti insegnamenti.
Il socio Giuseppe Russotto, che per tre mesi ha coadiuvato il socio Raffa nel programma radiofonico ideato per far conoscere le vittime di mafia meno note e le varie forme di bullismo, ha invitato i ragazzi presenti a non cedere all’indifferenza, patologìa sociale sempre più invasiva, esortandoli a reagire e a prendere ad esempio lo spirito di libertà e di onestà della vittima di mafia Lia Pipitone e della sorella di una vittima innocente che, tramutando il suo dolore e la rabbia in forza e determinazione, ha scelto di diventare poliziotta per combattere il cancro sociale della malavita organizzata.
A seguire il Procuratore Rota, prendendo spunto dal fatto di trovarsi nella casa di Bufalino, ha posto l’accento sulla necessità di una cultura antimafia sulle orme del pensiero dello scrittore che già, nel marzo del 1982, aveva indicato nella formazione culturale (“mille maestri in più”) l’arma pacifica per combattere le mafie.
Sempre sulla scia di una consapevolezza acquisita attraverso la cultura, il Presidente Cracolici ha sostenuto la necessità della lotta costante e continua alle mafie, evidenziando l’importanza delle scuole nella formazione dei ragazzi e la necessità di costante allerta e collaborazione della società civile, a supporto degli organi giudiziari e delle forze dell’ordine, sollecitando nuove manifestazioni utili a dare maggiore coscienza all’opinione pubblica, molto temuta dalla cultura mafiosa.
Toccante il ricordo del Maestro Scalambrieri, amico dei genitori del Giudice Livatino, che dopo il delitto ha realizzato una scultura a mezzo busto, rappresentata nella copertina del libro di Attilio Cavallaro La semplicità del coraggio.
Sulla necessità di altre iniziative culturali simili si sono espressi pure i consiglieri regionali Assenza e Dipasquale, mentre i Sindaci Aiello, Dimartino, Fidone e Giaquinta, hanno sostenuto l’importanza delle scuole nella formazione dei futuri cittadini.
Nel suo intervento, invece, il socio pedagogista Raffa ha focalizzato l’attenzione sul problema del bullismo, individuato come una forma di mafiosità embrionale, il cui onere di correzione è innanzitutto a carico della famiglia, sollecitando i genitori presenti ad attivarsi ed i parlamentari a far sì che la legge regionale sul bullismo del 2021, ritenuta più efficace di quella nazionale, trovi finalmente applicazione. A fine intervento la socia Cassarino, coadiuvata dal cerimoniere Bellassai e dal segretario Leonardi, ha presentato la traccia del concorso.
L’iniziativa è proseguita con la premiazione dei ragazzi vincitori, accompagnati dai relativi docenti. A consegnare le targhe e il premio in denaro approntato dalla Logos, rappresentata dal socio Alescio, il Presidente del tribunale, il Procuratore della Repubblica e il P.D.G. Spata. Quest’ultimo, dopo l’intervento di Walter Buscema, ha concluso “ricordando la necessità di ricordare” attraverso eventi simbolici così come fatto sette anni fa quando, dopo la cerimonia e il corteo organizzati per la via principale di Ragusa, è stata apposta una targa nell’atrio del Tribunale.#lions sicilia#comiso