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“Sicilia tra aree rurali, marginalità e isolanità”, obiettivo incisività con il tema di studio del Distretto Lions Sicilia

di Salvo Di Salvo “Sicilia tra aree rurali, marginalità e isolanità” è il tema di studio distrettuale coordinato da Benedetto Torrisi. Si tratta di un tema di grande attualità, al centro dell’agenda politica per il rilancio della Sicilia. Come si chiede di interpretare l’operatività dei Lions all’interno di questo tema di studio distrettuale? «Con il riconoscimento all’interno del comma 5 dell’articolo 119 della legge costituzionale della condizione di svantaggio, dovuta alla isolanità, prende vita l’interesse della comunità scientifica con un forte dibattito nazionale ed internazionale sui temi legati agli svantaggi di vivere in un contesti isolani, periferici, rurali e economicamente marginali». È la considerazione iniziale dalla quale prende avvio la proposta operativa di Torrisi, professore associato in Statistica Economica e presidente del corso di laurea di Economia presso l’Università di Catania, già Direttore del Centro studi “Edoardo Grasso” Lions. «La Commissione Europea ha riconosciuto nella condizione di svantaggio anche la perifericità dei territori identificando in essi condizioni di sviluppo ritardato e configurando policy atte ad appianare le differenze. Allo stato attuale sia a livello nazionale che a livello europeo sono stati individuati alcune policy ma ancora c’é tanto da fare! Le Commissioni europee e parlamentari sono al lavoro e su queste occorre indirizzare la voce dei lions siciliani. Le zes, per esempio, che sembravano essere uno strumento innovativo, ancora oggi non sembrano avere prodotto quei risultati tanto attesi: crescita dell’occupazione, sviluppo di nuove imprenditoria, incremento degli investimenti esteri, sviluppo dei territori, sviluppo infrastrutturale, infrastrutturazioni scolastiche e finanziarie a supporto dei lavoratori nelle aziende, crescita ed interesse di quelle aree interne periferiche marginali e isolane per le quali ancora oggi si attende. È così pertanto che il tema di studio distrettuale diventa un ambiente nel quale i club d’intesa con il distretto possono sviluppare argomenti su moltissimi fronti che possano avere come risultato finale idee proposte rapporti dettagliati da portare direttamente all’attenzione della Commissione Nazionale sull’insularità e all’attenzione della Commissione Europea sulle aree periferiche e rurali. I temi sui quali porre prioritaria attenzione sono quelli che legano pienamente i divari delle aree marginali, delle aree interne, delle aree rurali, delle aree montane, e delle aree isolane su occupazione, logistica, infrastrutturazione, fuga dei cervelli, attrattività degli investimenti, brand delle aree, sviluppo dei giovani e della cultura imprenditoriale. Come operare? Ogni Club gravita in contesti territoriali differenti pertanto sarebbe auspicabile una organizzazione di eventi che specializzino i club sui loro territori intestandosi tematiche contestualizzabili: aree interne montane, aree marginali interne e aree economicamente marginali, e aree isolane. Auspichiamo che gli eventi congressuali e principalmente le conferenze stampa abbiano come fine quello di rappresentare verso l’esterno il pensiero dei Lions su questi temi. Obiettivo però non dovrà essere quello di passerelle o eventi prolissi che spesso non lasciano alcun segno, bensì eventi nei quali il lionismo diventi una fucina culturale che studiando le questioni, proponga delle soluzioni o ancor meglio rivendica l’esistenza. Stiamo già collaborando alla costruzione di eventi attraverso interlocuzioni dirette con i Club, zone e circoscrizioni che in questo primo mese di attività hanno manifestato il loro interesse. Raccoglieremo durante il corso dell’anno i risultati che ogni club ha prodotto sul tema di studio. Tali risultati, organizzati in un rapporto dettagliato di competenza del coordinamento distrettuale, saranno posti all’attenzione dei governi Nazionali ed Europei. Suggeriamo ai club, zone e circoscrizioni di interrogarsi su cosa accade nel proprio territorio in termini di costo della vita per la mancanza di servizi e collegamenti, di qualificazione delle infrastrutture, di fuga dei cervelli, e di attrattività per nuovi investimenti ai fini occupazionali, senza tralasciare gli aspetti positivi e i potenziali sviluppi di specializzazione dei territori in relazione a specifiche peculiarità. In parallelo il coordinamento Distrettuale d’intesa con le aree metterà a punto un sistema di raccolta delle informazioni per fare emergere aspetti ancora non rilevati dalle statistiche ufficiali in temi di costo sopportato dai Lions siciliani nel vivere quotidiano per la mancanza di servizi essenziali. Sarà lo stesso distretto a sviluppare un rapporto statistico dettagliato da mettere all’attenzione del presidente nazionale dell’Istat al fine di far emergere quanto non rilevato dagli indicatori sul costo della vita pubblicati dalle statistiche ufficiali. Saremo disponibili a collaborare alla costruzione degli eventi attraverso degli incontri di programmazione, anche in video call».#lionssicilia

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